La visione di Moody’s sulle Filippine e sui recenti accordi di pace in Mindanao

isogna tenere conto dei sottili ma profondi legami che intercorrono tra gli eventi sociali e il punto di vista degli investitori per rendersi conto che quello che sta accadendo nelle ultime ore nelle Filippine potrebbe essere un punto di svolta positivo ed importante per la vita nazionale. Era difficile immaginarlo dopo i disastri del Super Tifone Haiyan ma oggi, proprio la pacificazione nazionale offre vantaggi insperati per la crescita dell’Arcipelago filippino. Ad ulteriore dimostrazione che non solo la guerra è fonte di guadagno (per pochi) ma soprattutto la Pace può essere fonte di arricchimento diffuso (per molti) nella intera società. Da questo punto di vista, sia nell’area Sud Est asiatica, sia nello scacchiere asiatico più in generale ma anche a livello mondiale, le Filippine sono un test importante circa la risoluzione delle controversie e dei conflitti.

Secondo gli esperti del Moody’s Investors Service, la recente pace stipulata tra il Governo delle Filippine ed il maggiore dei gruppi ribelli di estrazione musulmana, certamente darà frutti positivi in tutto l’ambiente, compresi i rami bancari e del credito dell’intero Paese. In un recente documento pubblico, Moody’s ha citato l’impatto positivo sul clima degli investitori nella Nazione proprio dopo la recente firma apposta sull’accordo firmato tra il Governo ed il Moro Fronte Islamico di Liberazione MILF. Moody’s che ha conferito investimenti per le Filippine nello scorso mese di ottobre, ritiene che la crescita potenziale degli investimenti potrebbe, al contempo, sostenere l’accelerazione della crescita per l’economia nazionale nella sua interezza. I settori che potrebbero beneficiare maggiormente dalla crescita potenziale negli investimenti potrebbero essere le attività minerarie e l’agricoltura, dove il Mindanao parte da posizioni avvantaggiate in comparazione con altre zone del Paese.

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Secondo Moody’s, nel suo documento intitolato Accordo di Pace delle Filippine con i separatisti musulmani è Credito positivo, il processo di pacificazione condotto a termine in modo positivo tra le parti ovvero tra il Governo centrale ed i separatisti del Moro potrebbe portare effetti benefici in una delle zone che è contemporaneamente tra le più povere del Paese e una tra le più ricche in termini di risorse e materie prime. Sotto la supervisione di Christian de Guzman, un analista senior e vice presidente del gruppo di rischio della sottoscrizione di credito, nel testo di Moody’s si annota anche che «La tregua potrebbe incentivare gli investitori di maggiori dimensioni che hanno già interessi nelle varie provincie ad essere presenti con investimenti anche nell’Isola di Mindanao». L’esperto di credito ha fatto notare che (da tempo) alcune grandi nazioni come Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ristretto il campo d’azione dei propri osservatori nella Regione Autonoma del Mindanao Islamico ARMM e nelle aree circostanti proprio a causa delle attività dei separatisti. Con l’accordo di pace, per gli esperti di Moody’s gli investitori stranieri ed i turisti potrebbero ulteriormente incoraggiare a visitare tutta l’area di Mindanao. In riferimento ai dati del 2012, Moody’s afferma che il PIL  della Regione Autonoma del Mindanao Islamico ha raggiunto a malapena un tasso dell’1.2 per cento, il che è niente in confronto a quello della intera area di Mindanao che ha raggiunto nello stesso periodo l’8,2 per cento e lo è anche rispetto al 6.8 per cento di tutte le Filippine considerate nella loro interezza.

Un’altra dimostrazione della vera e propria “svolta” indotta nella vita e nell’economia nazionale grazie alla pacificazione raggiunta tra il Governo centrale e il fronte separatista Moro è quello del gigante delle attività bancarie Maybank e di altre compagnie bancarie della Malaysia che stanno attentamente valutando di investire nelle Filippine meridionali, proprio grazie a quanto fatto da Manila nel porre fine ad uno dei più lunghi e sanguinosi conflitti con separatisti di tutta l’Asia. Maybank è il gruppo bancario più grande della Malaysia e proprio in questi giorni ha annunciato che è sul punto di investire una cifra pari a 300 milioni di Dollari USA per aprire nuovi rami d’azione lungo tutte le Filippine, compresa la zona di Mindanao, la parte meridionale e tra le più grandi della Nazione che fino a pochi giorni fa era la quintessenza della violenza separatista e degli scontri militari.

In questi ultimi giorni, non a caso, anche le relazioni bilaterali tra le Filippine e il Myanmar si sono particolarmente infittite, i vertici del sistema creditizio e bancario così come quelli politico-istituzionali del Myanmar si sono improvvisamente mossi a ritmi inusitati fino a poco tempo fa: la stabilità politica, quindi, diventa un catalizzatore importante nel sistema degli investimenti, soprattutto se si tratta di investitori stranieri che decidono di voler investire a Mindanao, dopo un lungo tempo di osservazione neutrale ed esterna. Il commercio bilaterale tra Filippine e Malaysia ha raggiunto il picco di 4.5 miliardi di Dollari USA nell’anno scorso, rispetto a 16.5 miliardi del commercio complessivo tra le Filippine ed il più grande tra i loro partner commerciali, ovvero il Giappone.

In questo modo, lo sviluppo economico delle Filippine che era diventato particolarmente trendy prima dell’arrivo del Super Tifone Haiyan che ha ridisegnato una parte del territorio filippino ma soprattutto ha messo in ginocchio l’economia nazionale, oggi può riprendere alquanto spedito e con il sostegno degli investimenti stranieri sorretti da un rinnovato clima di fiducia corroborato dalla sottoscrizione degli accordi di pace tra il Governo delle Filippine ed il fronte islamico degli appartenenti al Moro. Da questo punto di vista, rispetto a quanto accade ed è accaduto tra Russia, Crimea e Ucraina, le Filippine sono una ulteriore dimostrazione del fatto che i conflitti possono essere realmente risolti se vi è sincera e chiara volontà delle parti di voler badare al bene comune e questo è un precedente storico positivo non solo per l’area Sud Est asiatica o asiatica più in generale ma è materia che ha rilevanza ed interesse mondiale, infatti, è tutta la Comunità mondiale che potrebbe prendere esempio da quel che è stato fatto negli ultimi giorni nelle Filippine.

fonte: lindro.com

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